Oggi abbiamo deciso di condurvi alla scoperta della rinite allergica, una patologia che è molto più diffusa di quanto si pensi. È bene parlarne soprattutto perché i suoi sintomi sono simili a quelli di alcuni malanni di stagione, come ad esempio un intenso raffreddore. Alcune persone potrebbero quindi soffrirne senza in realtà saperlo.
Rinite allergica, cos’è
La rinite allergica è un’infiammazione della mucosa nasale, causata dall’esposizione ad alcuni allergeni. Gli allergeni che scatenano la rinite allergica sono presenti nell’aria che respiriamo e possono essere di varia tipologia. I più diffusi sono i pollini, come quelli delle graminacee, delle betulle o dell’ulivo, allergeni questi che sono presenti solo stagionalmente e che quindi comportano una rinite allergica temporanea. Altri allergeni molto diffusi sono le spore delle muffe, gli acari della polvere, le forfore come ad esempio il pelo degli animali, allergeni questi che invece sono sempre presenti e che possono comportare una rinite allergica quindi che dura anche durante tutto il corso dell’anno. Importante poi ricordare che la rinite allergica può essere scatenata anche da sostanze con cui si entra in contatto a causa del proprio lavoro. Alcuni parrucchieri ad esempio possono soffrire di rinite allergica dopo l’esposizione costante allo spray per i capelli, mentre chi lavora in un laboratorio può sviluppare la rinite a seguito dell’esposizione al pelo di cavie da laboratorio, senza dimenticare poi i casi di rinite scatenati della polvere del legno, dalla polvere di caffè, dal contatto costante con i cereali.
Al di là dell’allergene in sé che scatena la reazione, le cause della rinite allergica sono da ricondursi ad un fattore genetico e ambientale. Solitamente chi soffre di rinite allergica ha infatti un genitore o un parente stretto che a sua volta ne soffre ed è ormai chiaro che l’inquinamento dell’aria che respiriamo, la presenza di fumo eccessivo in ogni ambiente, una dieta poco genuina e una vita sin troppo sedentaria sono altrettanti elementi che rendono l’organismo umano anno dopo anno sempre più delicato. Non a caso infatti le patologie allergiche sono in continuo aumento in tutto il mondo.
Ma come si scatena la rinite allergica? Cerchiamo di spiegarlo. In un soggetto sano l’esposizione a queste sostanze non costituisce alcun tipo di problema, sostanze che vengono considerate dall’organismo infatti come innocue. In un individuo che soffre di rinite allergica, l’organismo si comporta in modo del tutto differente. Guarda infatti a queste sostanze come a qualcosa di estraneo e dannoso e proprio per questo motivo produce anticorpi specifici IgE. Gli anticorpi si legano ai mastociti rilasciando ingenti quantità di istamina, causa diretta dei sintomi della rinite allergica. L’istamina infatti provoca un’intensa dilatazione dei capillari arteriosi ed è per questo motivo che la secrezione di muco aumenta e che si ha un’intensa sensazione di prurito con la comparsa degli starnuti. Il plasma viene inoltre richiamato proprio nei tessuti di queste zone del corpo, dove si viene a creare un edema.
Rinite allergica, quando è grave
Di per sé la rinite allergica non può essere considerata come una patologia grave. Al di là del fastidio che i sintomi possono comportare, non ci sono infatti delle conseguenze negative sulla salute e sul generale benessere dell’organismo. In alcuni soggetti poi la rinite allergica risulta anche piuttosto intermittente, con sintomi che si presentano per non più di 4 giorni alla settimana e per non più di 4 settimane consecutivamente.
Tutto questo è vero, ma in alcuni soggetti la rinite allergica comporta sintomi talmente tanto intensi da inficiare il normale svolgimento delle attività quotidiane. Se i sintomi sono particolarmente intensi è possibile infatti che non si riesca a respirare bene per buona parte della giornata, con la possibilità di perdere l’appetito e di incorrere in ricorrenti insonnie. La mancanza di energie che ne consegue può inficiare il normale rendimento scolastico, la concentrazione, la qualità del lavoro svolto. Senza dimenticare poi che nei casi di rinite allergia intensa è possibile anche che si debba necessariamente dover rinunciare ad alcune attività, come lo sport, come una passeggiata all’aria aperta, come un pic nic, attività che magari non sono fondamentali ma che contribuiscono al relax e al benessere di ognuno di noi. Quando una situazione di questa tipologia dovesse presentarsi, allora è possibile parlare di rinite allergica grave.
Inoltre è necessario ricordare che anche se la rinite allergica di per sé non è grave, se non viene curata adeguatamente e nel caso di sintomi intensi può anche sfociare in altre problematiche. Può portare ad esempio ad otiti di varia entità, a sinusiti, a poliposi nasali. Nel caso in cui il soggetto poi soffra di asma, binomio questa tra l’altro piuttosto comune, è possibile che anche questa peggiori a causa della rinite, che scatenerebbe infatti delle crisi abbastanza intense.
I sintomi della rinite allergica
Come abbiamo in precedenza affermato, i sintomi della rinite allergica sono molto simili a quelli di alcuni malanni di stagione come il raffreddore. Nel caso di rinite lieve è difficile riuscire a capire la differenza tra i sintomi. Nel caso di rinite grave invece la differenza la si comprendere facilmente, in quanto i sintomi sono persistenti e frequenti.
I sintomi sono:
- Rinorrea. Il naso cola in continuazione, con secrezioni piuttosto liquide.
- Prurito alle cavità nasali. L’infiammazione delle cavità nasali può comportare un prurito intenso.
- Starnuti. Coloro che soffrono di rinite allergica possono starnutire frequentemente, anche molti starnuti in modo consecutivo.
- Congestione nasale. Il naso si chiude e diventa difficile respirare normalmente.
- Lacrimazione. Chi soffre di rinite allergica può anche soffrire di una lacrimazione importante, con prurito e arrossamento degli occhi.
Diagnosi della rinite allergica: quali esami per la rinite allergica è bene effettuare?
La diagnosi della rinite allergica può risultare complicata, proprio perché, come abbiamo prima affermato i suoi sintomi sono simili a quelli dei classici malanni di stagione. Proprio per questo motivo il consiglio migliore che possiamo fare a coloro che credono di soffrire di rinite è tenere un diario dei sintomi per qualche settimana da mostrare poi al proprio medico curante. Sul diario è bene segnare quindi la congestione nasale, il prurito, gli starnuti, la rinorrea, indicando la frequenza e la durata di ogni sintomo. Ovviamente è bene anche prendere informazioni su eventuali casi di allergia che dovessero essere presenti in famiglia. È sempre bene poi considerare gli ambienti che vengono maggiormente frequentati, come la scuola per i bambini o l’ufficio per gli adulti, in modo da capire quali potrebbero eventualmente essere gli allergeni a cui si viene soggetti in modo frequente. Il medico ha bisogno di queste informazioni per poter fare un’anamnesi del paziente. Procederà poi ad un’analisi del naso, delle altre vie aeree e delle orecchie per cercare di capire il livello di infiammazione.
Se si tratta di rinite allergica, potete stare tranquilli che queste informazioni e questa visita sono sufficienti a dimostrarlo. È anche vero però che non è possibile avere in questo modo la certezza assoluta, soprattutto perché non è possibile sapere quale sia esattamente l’allergene che la scatena. Il medico quindi consiglierà sicuramente di sottoporsi a delle prove allergiche. Le prove allergiche possono essere effettuate tramite analisi del sangue oppure Prick Test.
Le analisi del sangue valutano la presenza di anticorpi IgE. Ovviamente affinché questo sia possibile è necessario mettere il paziente a contatto con l’allergene sospetto oppure effettuare l’analisi quando i sintomi sono già comparsi. I risultati di queste analisi del sangue hanno solitamente bisogno di qualche giorno, anche se oggi ci sono alcune strutture private che consentono di ottenere risultati con tempistiche piuttosto brevi. Il Prick Test invece consente di mettere a diretto contatto il soggetto con l’allergene, attraverso la pelle, solitamente del braccio. Se nel giro di 15-30 minuti compaiono sulla zona interessata arrossamenti o rigonfiamenti, il soggetto è allergico a quella sostanza. In caso contrario invece, non c’è alcuna allergia e il soggetto non soffre quindi di rinite allergica.
Queste analisi sono precise e affidabili e consentono di ottenere una diagnosi di rinite allergica in poco tempo. In alcuni soggetti è anche possibile che i medici decidano di effettuare un’endoscopia nasale, magari con un’analisi delle secrezioni, oppure un test di provocazione nasale con l’allergene. Si tratta però di esami che non possono essere considerati di routine, da effettuare solo in casi gravi in cui è necessaria una valutazione dell’infiammazione accurata.
Rinite allergica, come curarla
Coloro che soffrono di rinite allergica devono cercare di tenere quanto più possibile silenziosi, a bada, tutti i sintomi che essa comporta. Per riuscire in questo intento, è importante la prevenzione. Non appena scoperto quale sia l’allergene che provoca la rinite allergica è quindi fondamentale cercare di starci alla larga quanto più possibile. Per fare qualche esempio pratico, coloro che sono allergici agli acari della polvere devono tenere la loro abitazione quanto più pulita possibile e devono arieggiare i locali in modo intenso, anche più volte al giorno, tenendo fuori dalla finestra e al sole anche tutta la biancheria. La biancheria inoltre dovrà sempre essere lavata con cura ed è necessario utilizzare appositi aspirapolvere con filtro non solo sui pavimenti ma anche su tappeti e materassi. Sono disponibili in commercio anche degli appositi prodotti per eliminare gli acari. Coloro che invece sono allergici al polline, dovranno tenere le finestre di casa sempre debitamente chiuse durante il periodo in cui i pollini invadono le strade delle città. Anche i finestrini dell’auto devono essere tenuti chiusi. Importante poi utilizzare appositi condizionatori con filtri che purificano l’aria.
La prevenzione è importante e molto utile, ma non è certo possibile allontanarsi dall’allergene al cento per cento, anche perché tutti noi siamo soliti spostarci in più ambienti durante il corso della giornata e solo quelli della nostra abitazione possono essere tenuti sotto controllo al meglio. Inoltre è importante ricordare che molti soggetti sono allergici a più di una sostanza, caratteristica questa che rende la prevenzione piuttosto complessa. Proprio per questo motivo è importante che coloro che soffrono di rinite allergica abbiano sempre con sé dei farmaci che aiutano a contrastare i sintomi non appena si presentano. In molti soggetti questi farmaci consentono di eliminare i sintomi sul nascere, così che la rinite allergica possa essere quindi allontanata del tutto. In altri soggetti invece, di solito quelli che soffrono di una rinite particolarmente intensa, i sintomi possono solo essere ridotti. Si tratta comunque di una conquista, in quanto una riduzione dei sintomi consente di poter continuare con la propria vita quotidiana senza intoppi di alcun genere.
I farmaci che possono essere utilizzati per contrastare i sintomi della rinite allergica sono di tre tipologie: farmaci antistaminici, i corticosteroidi oppure gli anti-leucotrieni, molto utili questi ultimi soprattutto nel caso in cui alla rinite allergica si aggiunga anche una vera e propria asma. Ovviamente è il medico curante ad indirizzare verso un farmaco piuttosto che un altro, a seconda delle specifiche esigenze del paziente e della gravità della sua condizione. Questi farmaci sono tutti disponibili in due diverse versioni, sottoforma di spray oppure di compresse. Lo spray è un farmaco intranasale, da applicare quindi direttamente all’interno delle cavità nasali in modo da consentire un effetto decongestionante e antinfiammatorio, agendo insomma laddove serve. Le compresse invece agiscono su tutto l’organismo. Sono la scelta ideale nel caso di coloro che soffrono di una rinite allergica con sintomi piuttosto intensi che con i farmaci intranasali non vengono ridotti di molto. Sono la scelta ideale anche per tutti coloro che hanno le mucose talmente tanto infiammate da risultare ipersensibili ai farmaci intranasali, che possono in questi casi infatti essere controproducenti.
Esiste anche una vera e propria cura contro la rinite allergica, che è consigliabile però solo nei soggetti che scoprono in modo precoce di soffre di questa patologia, come ad esempio i bambini. Si tratta dell’immunoterapia specifica, comunemente conosciuta come vaccino antiallergico. Questo trattamento comporta una sorta di desensibilizzazione del soggetto, educando il suo sistema immunitario a riconoscere gli allergeni come delle sostanze del tutto innocue. Per poter ottenere questo risultato, si utilizza un estratto dell’allergene che viene somministrato in quantità crescenti al soggetto proprio per riuscire ad ottenere questa desensibilizzazione. L’immunoterapia specifica può essere sublinguale oppure sottocutanea, nel primo caso da assumere quotidianamente, nel secondo caso invece mensilmente o ogni trimestre. Si tratta di un trattamento che non prevede alcun tipo di controindicazione e la cui efficacia è ormai comprovata.